Il Bunker di Monte Soratte

12.11.2020

Sono venuta a conoscenza di questo posto incredibile alcuni anni fa, prima che a questo luogo fossero dedicati articoli e una puntata di Voyager, e se vorrete dedicargli una visita, non ve ne pentirete assolutamente.

La storia del Bunker ha origine nel 1939 quando per volere di Benito Mussolini fu avviata la costruzione di un immenso ambiente sotterraneo, un labirintico rifugio antiaereo pensato per essere inaccessibile e resistere a qualsiasi tipo di attacco  e bombardamento, ideato per ospitare per le più alte cariche dello Stato e dell'Esercito e, in caso di pericolo, per il Papa e il suo entourage.


Innanzitutto perché il bunker venne costruito qui, un monte di soli 691 m. Da qualsiasi parte verrette a visitarlo vi accorgerete per arrivare al Monte Soratte, nelle cui viscere sono costruite le gallerie, è totalmente staccato da qualsiasi catena montuosa, si erge infatti solitario, come un'isola in mezzo al mare, ed effettivamente lo era in epoca mesozoica, permettendo, alla sommità, una visibilità di 360° ideale per scorgere i nemici in qualsiasi direzione. Chiaramente per la sua posizione il Soratte sin dall'antichità era abitato ed anzi considerato montagna sacra da Sabini, Falischi ed Etruschi. La tradizione sacra del monte è poi rimasta nella tradizione cristiana, e ad oggi si trovano sul monte ancora sei eremi.


Il Bunker venne quindi qui costruito nell'arco di due anni e mezzo, e ufficiosamente veniva fatto passare per un  cantiere dove venivamo costruite armi e chiamato "Officine Protette del Duce". Coloro (uomini e donne) che lavorarono alla costruzione del bunker, erano all'oscuro del suo reale scopo, anche se vista la mole di lavoro che un progetto del genere offriva al piccolo paese di Sant'Oreste, venne ben visto e voluto dalla locale popolazione che vi lavorò ininterrottamente scavando una superficie di oltre 25.000 m² calpestabili e carrabili, ad oggi solo parzialmente visitabili.

Ma il bunker di monte Soratte per ironia della sorte, costruito per proteggere il governo italiano servì a ben altri scopi. Nel settembre 1943 fu infatti occupato dalla Wehrmacht precedentemente alloggiata a Frascati, sotto la guida del Feldmaresciallo Albert Kesselring che decise di stabilire qua la base del comando supremo delle forze di occupazione tedesche. Cinquecento militari tedeschi vivevano qui, in una città sotterranea, con tanto di case, teatri e cinema.

Il Bunker infatti era considerato un rifugio antiereo perfetto e ciò fu provato il 12 maggio 1944, quando resistette al bombardamento degli di B-17 Flying Fortress alleati partiti da Foggia per distruggere il bunker e stanare le truppe tedesche. Ma nonostante il devastante bombardamento, i cui segni sono ancora ben visibili  oggi sul Soratte, solo alcuni punti esterni furono danneggiati, mentre gli ambienti interni resistettero in modo pressoché perfetto, limitando se non azzerando le perdite umane. Perfino il tentativo di incendiare il bunker il giorno dell'abbandono, il 3 giugno del '44 da parte delle truppe tedesche non andò a buon fine, lasciando solo danni molto lievi.

Ma la storia del Monte Soratte è anche legato a mistero che ancora oggi rimane irrisolto, e che probabilmente resterà ancora per molto racchiuso nel ventre del monte.

 Pare infatti che il colonnello Kappler dopo aver fatto trafugare una cassa di circa 72 tonnellate di lingotti d'oro dalla Banca d'Italia li face nascondere in un luogo inaccessibile delle gallerie da dodici soldati semplici che poi ordinò di uccidere. Ancora più inquietante è la sorte che toccò all'unico sopravvissuto all'eccidio, brutalmente assassinato nove anni dopo ad Amburgo, in circostanze mai chiarite, che fanno pensare a un testimone scomodo, l'unico che potesse condurre al tesoro e ai documenti segreti probabilmente contenuti nella cassa.  Ad oggi, nonostante le ricerche di civili e da parte dell'Esercito Italiano, non è stato ancora rinvenuto. 

Successivamente il Governo Italiano che ancora non aveva avuto la possibilità di utilizzare di ciò che aveva creato in periodo fascista, rivalutò l'uso del bunker come rifugio antiatomico durante la Guerra Fredda e a tal scopo metà degli anni '60, cominciò il restauro di una struttura per garantire la sicurezza nazionale utile in caso di attacco nucleare sulla capitale, soprattutto e ufficialmente "per il mantenimento a lungo termine di persone, oggetti e documenti utili al mantenimento del Governo d'Italia in caso di devastazione generalizzata", per scongiurare uno scenario apocalittico in pratica.  A proposito di ciò notare l'ultima foto in alto a destra , la popolazione all'epoca era veramente terrorizzata dall'ipotesi di un avvenimento del genere per cui era necessario ricordare alla popolazione che già entrando si era in un posto sicuro onde evitare scende di panico incontrollato.

Tra i lavori che furono portati avanti in questo periodo, come vi spiegheranno le guide, fu la doppia volta. Oltre a quella in cemento armato già esistente venne realizzata una volta secondaria in lastre di cemento-amianto, nonché la struttura antisismica che avrebbe protetto le gallerie facendole oscillare, se si fosse verificato un terremoto a seguito di un impatto nucleare. La reale funzione e i motivi dei restauri furono tenuti segreti e nemmeno le ditte che ci lavorarono, seppero esattamente a cosa servissero quei nuovi lavori di restauro.

 Tuttavia, anche questa volta, tale capolavoro di ingegneria, avveniristico, con una stanza dei bottoni dotati dei primi rudimentali computer, nascosta nella parte più recondita del monte, fu abbandonato, il pericolo di una guerra nucleare era ormai passato, ma la presenza di soldati armati all'ingresso fino al 2008 ha sempre impedito il contatto con l'esterno ed è anche il motivo per cui il bunker si è perfettamente conservato fino ai nostri giorni.

Oggi il Bunker è un polo museale che è stato creato grazie all'iniziativa (con il contributo della Comunità Europea) del gruppo volontario di Sant'Oreste  Libera associazione culturale"Bunker Soratte" (per orari e prenotazione visite www.bunkersoratte.it) che hanno scavato, indagato e ricostruito.

Notare che non tutto il  bunker è visitabile ma solo una parte anche se quando l'ho visitato io si parlava di un possibile trenino che avrebbe reso accessibili anche altre aree ancora non visitabili del sito. Ovviamente nel momento in cui scrivo, il polo museale è chiuso per le normative anti-covid, ma vi consiglio vi segnarvi questa meta e visitare quest'incredibile luogo appena possibile.

Infine una menzione al monte Soratte stesso che di per sé merita comunque una visita per la bellezza del luogo, è infatti riserva naturale dal 1997 ed è caratterizzata da boschi di lecci ed aceri e, come molti monti del centro Italia, dal fenomeno del carsismo, che qui si manifesta con numerose grotte e abissi, alcuni inesplorati, la più famosa grotta è di Santa Lucia, il maggior ambiente sotterraneo del Lazio, visitabile purtroppo solo per motivi di studio da speleologi e geologi.

Per raggiungere il bunker di Monte Soratte da Roma: 1) via Flaminia e seguire indicazione per Sant'Oreste,  oppure A1 (uscita Ponzano/Soratte) e seguire per Sant'Oreste, poi per viale Europa.