L'Oasi di Alviano
Per l'Oasi naturalistica del Lago di Alviano, un'area naturale protetta gestita dal WWF Italia lascio che siano le immagini a parlare. Pace, natura e silenzio in terra umbra.
Il Lago fu realizzato nel 1963 con uno sbarramento del fiume Tevere. Interessato a un progressivo impaludamento, dato che la profondità è di sui 30 cm, il lago è successivamente diventato casa per diverse specie di uccelli in migrazione, oltre che nutrie, gamberi e granchi di fiume ecc, che ha spinto l'amministrazione locale e il WWF a farne un'oasi naturalistica. Tra in canneti dell'oasi sono presenti varie capanne per l'osservazione degli uccelli,
anatre (germani, alzavole, mestoloni, fischioni), svassi, cormorani, aironi di diverse specie, tarabusi, tarabusini, folaghe, mignattai e spatole. Sono inoltre presenti il falco di palude e il falco pescatore.
In una di queste capanne, c'è anche la possibilità di osservare i passeriformi, in particolare lucherini e tordi.
Nel parco è presente anche un museo della fauna locale, delle torri per avvistare la fauna (o almeno credo che servano a questo scopo!), altri piccoli stagni, dove ogni tanto il guardiaparco recupera tartarughe non autoctone (ex animali domestici che qualche furbone ha abbandonato nell'oasi), e che vanno allontanate da questo habitat e per ciò messe in stallo in un fontanile.
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Per arrivare all'Oasi noi abbiamo preso il treno regionale che da Tiburtina porta al paese di Alviano (circa 50 minuti) e da lì fatto un kilometro a piedi costeggiando la ferrovia tra i campi. Ovviamente diventa più difficile il ritorno, soprattutto se il sole è calato, noi siamo stati fortunati perché rapiti dallo spettacolare tramonto, e rimasti come ebeti, abbiamo suscitato la pietà del guardiaparco che ci ha riaccompagnato alla fermata di Alviano!